Tra Outsourcing e Insourcing: lo Smart Sourcing
Molte imprese stanno affidando la gestione operativa dei propri immobili all’esterno, delegando di fatto anche parte delle responsabilità di governance. Una scelta spesso necessaria per motivi di focus ed economie di scala, che tuttavia comporta rischi concreti: perdita di controllo sulle informazioni, minore qualità dei servizi, difficoltà nel prendere decisioni strategiche e, soprattutto, riduzione della flessibilità e dell’allineamento alle esigenze di business.
Il confine tra chi eroga i servizi e chi guida le scelte strategiche diventa così sempre più sottile, e questo richiede l’applicazione di nuovi modelli contrattuali trasparenti e generativi.
“Gestire uno spazio oggi significa abilitare esperienze di valore e governare i flussi informativi che lo attraversano – afferma Daniele Appetito, Regional Manager North America di eFM – Se questi flussi non sono accessibili, condivisi, comprensibili e computabili, l’organizzazione rischia di rinunciare alla propria autonomia e velocità decisionale.”
La Service Governance nasce proprio per rispondere a questa criticità: non per sostituire i provider o rinunciare all’outsourcing, ma per costruire un modello condiviso basato su responsabilità, trasparenza e accesso ai dati.
“Il punto non è gestire i fornitori, ma costruire relazioni trasparenti, supportate da contratti flessibili e decisioni data-driven – spiega Christopher Parra, Country Manager USA di eFM – Le imprese devono essere in grado di cambiare partner senza perdere conoscenza. La governance dei servizi non deve diventare un vincolo, ma una garanzia.”
Di fronte alla scelta tra Outsourcing e Insourcing, se la vera alternativa fosse superare il dilemma? In un contesto che richiede sempre più flessibilità, efficienza e trasparenza, è tempo di passare allo Smart Sourcing grazie alla Service Governance di eFM.
Il dualismo tradizionale mostra ormai tutti i suoi limiti: da un lato costi interni elevati e scarsa scalabilità; dall’altro perdita di controllo e inefficienze strutturali. Lo conferma anche McKinsey & Company: il 40% delle aziende che esternalizzano servizi strategici subiscono una perdita significativa di competenze interne.
Outsourcing e Insourcing sono due estremi di un sistema che non basta più a gestire la complessità del Real Estate. Lo Smart Sourcing introduce invece un nuovo paradigma fondato su Automazione, Trasparenza e Collaborazione.
Grazie a strumenti come Digital Twin, Smart Contract e Agenti Digitali Intelligenti, la governance diventa un ecosistema dinamico capace di:
✔ Automatizzare decisioni e processi
✔ Connettere domanda e offerta in tempo reale
✔ Ottimizzare i costi mantenendo il controllo strategico
Non si tratta più di scegliere tra “dentro” o “fuori”, ma di costruire un modello abilitante, scalabile e cooperativo. Un approccio che trasforma gli spazi in nodi intelligenti e i servizi in vere opportunità condivise.