Il Futuro dei luoghi di lavoro: evoluzioni, sfide e opportunità
Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito una trasformazione radicale, spinta dalla pandemia e dall'adozione di nuove modalità di lavoro ibride. Secondo un recente studio di McKinsey, la domanda di spazi ufficio è destinata a diminuire significativamente entro il 2030 in molte delle principali città del mondo. Ma cosa significa tutto questo per aziende, lavoratori e proprietari immobiliari?
La ricerca evidenzia che in città come San Francisco, New York, Monaco, Parigi e Londra la domanda di uffici potrebbe calare fino al 20%. Questo calo non è solo una questione di numeri, ma riflette un cambiamento culturale e organizzativo: il lavoro ibrido è ormai una realtà consolidata, e le aziende stanno ripensando il ruolo stesso degli uffici.
Sebbene l'impatto possa variare da città a città, a livello globale si osserva già un profondo cambiamento:
- 3,5 giorni a settimana: è la media stabilizzata delle presenze in ufficio.
- -13%: la prevista diminuzione della domanda di spazi per uffici nel 2030 rispetto al 2019 nelle città analizzate.
- 800 miliardi di dollari: il valore totale (in termini reali) degli immobili per uffici a rischio entro il 2030 nelle nove città studiate.
Molti uffici sono stati progettati e realizzati per un’epoca ormai passata, in cui il modello organizzativo non rispecchia più le esigenze attuali. Per continuare a rappresentare un asset strategico per le aziende, l’ufficio deve evolversi e soddisfare quattro criteri fondamentali:
- Spazi con uno scopo
Gli uffici devono essere situati in posizioni privilegiate e offrire interni flessibili, configurabili in base alle necessità. La qualità degli ambienti deve superare la mera quantità, e le pratiche ben definite devono indicare quando e perché recarsi in ufficio. Così, l’ufficio non è più solo un luogo per il lavoro quotidiano, ma diventa un ambiente studiato per stimolare la collaborazione, promuovere l’innovazione e attrarre i migliori talenti. - Connessione e socialità
Gli uffici, concepiti come veri e propri hub di connessione, integrano spazi fisici e tecnologie progettate per favorire l’interazione tra persone, team e organizzazioni. Questi ambienti promuovono lo sviluppo del capitale sociale, offrendo luoghi dove incontrarsi, condividere conoscenze, apprendere e celebrare insieme. In questo modo, si può migliorare l’employee journey, incidendo positivamente sul benessere dei dipendenti e sulle performance aziendali. - Digitalizzazione avanzata
Gli spazi di lavoro del futuro devono essere dotati di tecnologie digitali all’avanguardia che li rendano più efficienti, produttivi e adattabili ai cambiamenti. L’integrazione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale permette di raccogliere e analizzare dati da numerose fonti, sia interne che esterne all’organizzazione. Questo consente di adeguare dinamicamente gli elementi modulari degli spazi alle esigenze in evoluzione e di prendere decisioni operative più informate riguardo all’utilizzo degli ambienti, dei servizi e dell’energia. - Sostenibilità
Gli uffici devono adottare strategie mirate a ridurre l’impatto ambientale e a favorire il benessere degli occupanti. È fondamentale utilizzare tecnologie avanzate per decarbonizzare le operation sugli immobili e impiegare approcci algoritmici per sviluppare piani net-zero. La raccolta di dati relativi all’uso dell’energia e alle emissioni consente di rispettare gli obblighi di rendicontazione e di individuare strategie efficaci per la loro riduzione. Inoltre, l’integrazione di spazi verdi, luce naturale, aree esterne e sistemi di controllo del microclima può contribuire notevolmente a migliorare la qualità degli ambienti di lavoro.
Se da una parte la diminuzione della domanda di uffici rappresenta una sfida, dall’altra offre l’opportunità di trasformare gli spazi in ambienti di lavoro più flessibili, creativi e produttivi, ideati per il benessere dei dipendenti. L’eccesso di spazio può essere sfruttato per accogliere terze organizzazioni, secondo il modello Hubquarter, rendendo le aziende non solo più innovative, ma anche in grado di generare nuove fonti di ricavi.
Tuttavia, in un contesto di spazi di lavoro flessibili e aperti, la gestione degli edifici e dei loro impianti potrebbe diventare sempre più complessa e richiedere modelli organizzativi innovativi. Un esempio è rappresentato dalla Service Governance digitale, come quella offerta da eFM tramite la piattaforma Myspot, che consente di raccogliere e analizzare in tempo reale una vasta gamma di dati provenienti dal campo da sistemi IoT, BMS e altre fonti, interne ed esterne. Questo approccio facilita decisioni rapide e informate, monitorando costantemente le performance, i costi e lo stato degli asset, migliorando l’esperienza degli utenti, ottimizzando l’efficienza degli asset e contribuendo a ridurre significativamente il Total Cost of Ownership (TCO) degli immobili.
Il futuro dell'ufficio non è segnato dalla sua scomparsa, ma dalla sua evoluzione. Le aziende che sapranno adattarsi a questo nuovo paradigma saranno quelle che guideranno il cambiamento, creando ambienti di lavoro che rispondano alle esigenze di un mondo sempre più connesso, digitale e sostenibile.