Skip to content

eFM

Dallo spazio contenitore allo spot generatore di valore

Come la Service Governance trasforma lo spazio in esperienza  

Gli spazi non sono più contenitori. Oggi, sono reti intelligenti che generano valore attraverso l’esperienza. Con il paradigma degli spot, eFM introduce un nuovo modello progettuale, in cui gli ambienti si definiscono non per funzione, ma per relazione. Gli spot sono nodi attivi, capaci di interagire con persone, servizi e contesto, trasformando gli edifici in ecosistemi dinamici.

Ogni spot ha una doppia natura: ha bisogno di risorse per funzionare (luce, arredi, temperatura, connessioni), ma è anche generatore di esperienza, costruendo un’interazione viva con chi lo abita. Come sottolinea Marihum Pernía: “Uno spot è un soggetto, non un oggetto. Ogni spot ha esigenze di servizio e fornisce esperienze di valore.”

Nel modello tradizionale, lo spazio è pensato per essere occupato.
Nel modello esperienziale, lo spazio agisce: partecipa, risponde, si adatta.

È in questo contesto che prende forma la Service Governance di eFM: un modello che collega strategia e operatività, visione e azione, e che ridefinisce il ruolo dello spazio come leva abilitante per il benessere, la sostenibilità e la trasformazione organizzativa. Lo spazio viene gestito non solo per essere efficiente, ma per creare esperienze significative e alimentare una cultura del lavoro più empatica e inclusiva.

Il Facility Management, un tempo percepito come funzione tecnica, oggi diventa ponte strategico tra i C-Level e la vita quotidiana in azienda. Grazie alla Service Governance, si integra con tecnologie intelligenti e piattaforme come MySpotHub, rendendo possibile una gestione dinamica, predittiva e flessibile degli spazi: ogni metro quadro viene interpretato alla luce dei reali comportamenti d’uso, favorendo scelte più consapevoli e sostenibili.

Nel tempo in cui la employee experience è al centro delle strategie aziendali, lo spot si afferma come unità fondamentale del nuovo workplace: non uno sfondo passivo, ma un attore in grado di stimolare relazioni, senso di appartenenza e innovazione.

Perché oggi, più che mai, non si tratta di creare spazi perfetti, ma ambienti autentici, capaci di accogliere la complessità del presente e generare valore reale per le persone e per le organizzazioni.

 

New call-to-action