Skip to content

eFM

Come progettare servizi di facility sostenibili

Il facility management as a service ha letteralmente rimesso al centro le persone. Ha superato la manutenzione dei luoghi di lavoro basata esclusivamente sui numeri. Ha abbracciato l’idea di creare spazi in grado di offrire servizi ed esperienze che siano rispettosi delle persone e dell’ambiente.

Oggi però il facility management ha nuovi importantissimi traguardi da raggiungere. Sfide che hanno a che fare con la sostenibilità delle attività aziendali e che inseguono gli obiettivi dell’Agenda 2030 firmata dai paesi membri dell’ONU. 

Il facility management può rivelarsi decisivo nella gestione consapevole delle risorse aziendali. Può monitorare le attività, evidenziare gli sprechi e applicare dei correttivi. Le sue azioni permettono di diminuire l’impatto ambientale delle imprese, ma non solo. Un facility management attento alla sostenibilità è in grado di migliorare sensibilmente la vita dei dipendenti: sia in termini di well-being che di salute vera e propria. 

 

L’importanza della sostenibilità delle attività aziendali

Ormai il tema della sostenibilità è centrale nelle politiche globali. Il 2030 è vicino e i 193 paesi membri dell’ONU sono impegnati a raggiungere i 17 obiettivi dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile firmata nel settembre del 2015. Con questi presupposti, non sorprende che anche le principali aziende internazionali puntino a una riduzione dei consumi, degli sprechi e dell’impatto ambientale. 

Il facility management è uno dei settori maggiormente interessati a un utilizzo più attento delle risorse: un insieme di attività che permettono di intervenire sull’efficienza energetica delle strutture e, parallelamente, sulla diminuzione dei consumi e delle emissioni. La gestione consapevole delle risorse aziendali è però soltanto uno dei traguardi raggiungibili da un facility management attento alla sostenibilità. 

Da questo punto di vista infatti il concetto di facility management as a service può essere portato addirittura oltre l’idea di “servizi” a disposizione del singolo o della comunità. Se la sostenibilità diventa uno dei suoi obiettivi principali, il facility management è potenzialmente in grado di generare benefici concreti tanto alla persona, quanto all’ambiente.

 

Progettare servizi di facility management sostenibili

Si stima che negli edifici aziendali circa il 30% dell’energia prodotta vada perso: una cifra spaventosa, tanto in termini di costi quanto di impatto ambientale. Il facility management permette di ridurre drasticamente questo e tanti altri sprechi. Innanzitutto perché riesce ad “affrontare” le fonti che generano rifiuti: ricorrendo all’energia rinnovabile, ma anche utilizzando la sensoristica e i sistemi di monitoraggio di ultima generazione che consentano di efficientare i processi di gestione.

La digitalizzazione e l’utilizzo di dispositivi IoT rappresentano due dei pilastri su cui si fonda il nuovo facility management as a service. Le tecnologie più recenti permettono infatti di ottenere risultati inimmaginabili fino a qualche anno fa: software non solo per la gestione e la manutenzione delle strutture, ma anche per ottimizzare i flussi e la circolazione delle informazioni, o analizzare la reportistica e i costi in tempo reale. 

L’idea di una gestione integrata dei dati all’insegna della tracciabilità continua permette un controllo accurato degli sprechi. In questo modo è possibile intervenire, rendendo una struttura più efficiente e sostenibile. La sensoristica IoT permette addirittura di avvicinarsi al cosiddetto approccio predittivo: l’analisi incrociata delle informazioni rende infatti possibile individuare la necessità di operazioni di manutenzione (ma anche di interventi strutturali) ancor prima che si palesi una qualsiasi criticità. 

Un buon intervento di facility management è in grado di ridurre le emissioni di gas serra di un’azienda di oltre il 60%. Al tempo stesso permette di risparmiare fino al 50% dell’energia utilizzata e fino al 30% dell’acqua. Guadagni ambientali che, come è facile intuire, vanno di pari passo con i benefici di natura finanziaria. Anche perché le strutture sostenibili presentano costi sensibilmente inferiori: basti pensare al prezzo dell’elettricità generata dall’energia solare, che negli ultimi 10 anni è sceso addirittura dell’89%

 

I benefit del facility management as a service per le persone

I vantaggi di un facility management as a service sostenibile sono molteplici e non si limitano a una gestione consapevole delle risorse aziendali. Al contrario, promettono un impatto concreto anche in termini risultati e di well-being personale. Basti pensare ai diversi studi che hanno evidenziato una correlazione diretta tra la temperatura dell’aria degli ambienti di lavoro e la loro produttività. Lo stesso discorso vale per la luce, l’umidità e ovviamente per il controllo di CO2 e PM2,5, che influiscono non solo sul lavoro, ma anche sullo stress percepito e, più in generale, sulla salute delle persone. 

La giusta temperatura, una ventilazione adeguata, la presenza di luce naturale: questi sono soltanto alcuni degli elementi su cui può agire il facility management. Interventi che permettono di incrementare la produttività e la sostenibilità delle attività aziendali, ma anche di migliorare la qualità della vita all’interno degli spazi di lavoro. Un miglioramento che, tra l’altro, si traduce in maggiore capacità di attrarre e mantenere i talenti all’interno di un team. 

Un sondaggio realizzato dalla Harvard Business Review attesta quanto un “luogo di lavoro incentrato sulla salute e sul benessere” sia in grado di aumentare la soddisfazione e l’engagement dei dipendenti. Questo coinvolgimento spesso si traduce in probabilità più alte di mantenere la propria posizione in azienda, o di accettare un nuovo posto di lavoro al suo interno. A ciò si aggiungono gli studi di Forbes, che evidenziano come ben 8 millennial su 10 siano interessati a imprese impegnate per la causa ambientale. L’impressione dunque è che la sostenibilità delle attività aziendali sia importante per soddisfare i dipendenti di oggi, ma che diventerà effettivamente decisiva per riuscire ad avvicinare al mondo del lavoro le nuove generazioni.New call-to-action