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eFM

Service Governance nel settore sanitario

Innovare il patrimonio sanitario italiano: il valore della governance integrata

In Italia ci sono oltre 40 milioni di metri quadri di infrastrutture sanitarie, che incidono per più del 15% della spesa sanitaria nazionale. Una cifra significativa, che racconta la complessità ma anche le potenzialità di un patrimonio diffuso, eterogeneo e strategico per la salute del Paese.

Una sfida che richiede non solo attenzione alla riduzione dei costi, ma – soprattutto – una visione orientata al valore: costruire, riqualificare e ottimizzare ciò che già esiste, attraverso una governance integrata.

Nel convegno “Eccellenze in Emilia-Romagna – Innovazione, persone e territori”, promosso da Il Resto del Carlino e QN – Quotidiano Nazionale con la partnership di Rekeep e Legacoop Emilia-Romagna, eFM ha presentato il proprio approccio nel far dialogare spazio, servizio e dati per costruire valore nei luoghi della cura.

È facile dire tagliamo la spesa – ha dichiarato Marco Ingrillì, Senior Manager eFM e speaker dell’evento – ma è molto più difficile generare valore su un costo che comunque sosteniamo ogni anno. Il punto non è ridurre, ma valorizzare: costruendo, riqualificando e ottimizzando ciò che abbiamo, attraverso una governance integrata capace di allineare obiettivi e responsabilità”.

Il tema della collaborazione pubblico-privato è stato al centro del panel “Sanità e sostenibilità: innovazione, efficienza e responsabilità ambientale”, moderato da Monica Raschi, con la partecipazione di Alessandro Miuccio (Direttore Business di Rekeep) e Camilla Senzani (Direttore Operativo Servizi Ospedalieri).

La collaborazione tra pubblico e privato è la chiave per migliorare l’efficienza degli immobili e dei servizi sanitari” – ha affermato Miuccio. – “Il settore della sanità è responsabile di una quota rilevante delle emissioni globali, ma le soluzioni ci sono e passano dall’innovazione e da nuovi modelli gestionali come il facility management integrato. Spesso poco valorizzato nel dibattito sulla sostenibilità, il facility management può offrire – soprattutto in ambito sanitario – un contributo reale e misurabile in termini di efficienza e responsabilità ambientale”.

Al centro di questo cambio di paradigma c’è il passaggio dal modello prestazionale a quello di performance, fondato sulla data governance.
Raccogliere, integrare e analizzare i dati relativi a immobili, impianti, spazi, consumi energetici e qualità dei servizi significa trasformare le informazioni in valore operativo: indicatori condivisi, decisioni più rapide, partnership più solide tra cliente e fornitore.
Un approccio che consente di misurare l’impatto reale delle azioni in termini di efficienza, sostenibilità e benessere per utenti e operatori.

Come sottolinea Ingrillì, “i dati sono oggi la risorsa più abbondante che abbiamo: il punto non è collezionarli, ma saperli usare. Anche informazioni semplici – come i consumi energetici o i flussi di spostamento del personale – possono diventare strumenti per riprogettare i processi e migliorare la produttività, se letti in modo integrato e strategico”.

Quella proposta da eFM è una visione di governance digitale che trasforma il patrimonio sanitario da centro di costo a motore di innovazione sostenibile.
Attraverso la collaborazione tra attori pubblici e privati, l’integrazione dei dati e la centralità delle persone, è possibile costruire un ecosistema sanitario più efficiente, resiliente e capace di generare valore per la comunità.

Guarda il video integrale dell'evento: link