Skip to content

eFM

eFM è tra le 55 aziende founder dell’ecosistema di innovazione per MIND

eFM è tra le 55 aziende founder dell’ecosistema di innovazione per MIND

eFM è tra le 55 aziende founder dell’ecosistema di innovazione del distretto che sta sorgendo nello spazio di EXPO 2015 

Sabato 16 novembre in occasione del MIND Summit abbiamo firmato con Lendleas, il gruppo australiano che si è aggiudicato la gara per la realizzazione del masterplan e lo sviluppo di parte dell’area che ha ospitato Expo Milano 2015, il protocollo d’intesa come Founder del “Federated Innovation Model”. 


In totale sono 55 le aziende che sperimenteranno a MIND progetti di innovazione tecnologica, scientifica e digitale secondo un modello federativo che unisce l’Open Innovation a quello più tradizionale delle imprese. Siamo in questa avventura al fianco, tra gli altri, di ABB, Bosch, TIM, ENEL X, Bracco, Cisco, Cariplo Factory, Aecom, Pwc, Ambrosetti, Johnson Controls.

Il nostro progetto vincitore della call for idea lanciata da LandLease è il “Sistema Operativo per la Smart City”; utilizzeremo MYSPOT - Cool Vendor 2018 Gartner in Employee Engagement and Enablement in the Digital Workplace - per gestire il Common Ground, ovvero gli spazi comuni che occuperanno l’intero piano terra del distretto. 
MYSPOT sarà la piattaforma che potrà garantire tanto la migliore disponibilità dei luoghi che la valorizzazione delle community che li abiteranno. 

Attraverso MYSPOT, la “bussola” della Smart City, gli abitanti di MIND si orienteranno nella scelta dei luoghi più appropriati allo svolgimento delle diverse attività (spazio), in funzione della propria agenda (tempo) e delle competenze attingibili nella relazione con l’ecosistema urbano di cui fa parte (conoscenza). Conoscenze e competenze diventeranno così - attraverso la tecnologia - parte integrante ed integrata della dimensione fisica dei luoghi. 

MYSPOT renderà fruibili le esperienze che connoteranno MIND e gestirà i servizi progettati e resi disponibili attraverso smart contract. Un progetto che segna un ulteriore passaggio di implementazione del modello dello “Space as a Service” che, a livello di urbano, si evolverà nell’idea di “City as a Service”.