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Blockchain nell’energy management: eFM, CPL Concordia e Consip guidano l’innovazione

eFM, CPL Concordia e Consip hanno condiviso un percorso finalizzato a implementare la blockchain nell’energy management e a rilevarne i benefici. Il successo dell’iniziativa, che si è concretizzata in una sperimentazione di cinque mesi, ha dimostrato come la blockchain sia una tecnologia molto promettente per l’intero iter di digitalizzazione e modernizzazione dell’energy management e nell’ambito più ampio del facility management

 

Perché la blockchain nel facility management?

Pur in era di digitalizzazione pervasiva, la gestione dei contratti di facility è soggetta ad alcuni limiti, che si concentrano soprattutto nella fase esecutiva. Nei contratti e nelle convenzioni più complesse, infatti, verificare la conformità delle prestazioni rispetto ai livelli di servizio pattuiti si traduce in un onere importante per le PA e presenta limiti di trasparenza nelle dimostrazioni di tali conformità da parte delle aziende.

La visibilità sulle prestazioni eseguite si fonda su sistemi di monitoraggio e controllo che il fornitore aggiudicatario installa di volta in volta e che danno origine a rapporti e cruscotti messi a disposizione delle Amministrazioni. Gli strumenti sono quindi sempre diversi e non necessariamente intuitivi, ma al tempo stesso sono fondamentali per avviare i percorsi autorizzativi che conducono alla verifica delle prestazioni e quindi al loro pagamento. Tutto ciò comporta un’inevitabile dose di fiducia nella qualità della soluzione adottata dal fornitore oltre che nella sua trasparenza e buon operato. Un ipotetico provider disonesto potrebbe spingere sulla leva del prezzo per aggiudicarsi una gara nella convinzione di poter poi aggirare i controlli e non incorrere in penali. Inoltre, la complessità di contratti e convenzioni di energy management impone la presenza di supervisori tecnici da parte delle amministrazioni, cosa che determina un potenziale incremento dei costi e di responsabilità.

L’adozione della blockchain nel facility management è finalizzata a superare tutti i limiti esposti attraverso trasparenza e automazione (smart contract), così da garantire la corretta esecuzione contrattuale, semplificarne la gestione e ridurre gli oneri di controllo in capo alle aziende e alle Amministrazioni.

 

Il percorso che conduce all’auto-esecuzione dei contratti

Passiamo ora a descrivere il progetto di studio che si è focalizzato sulla gestione dell’energia, CPL Concordia è il fornitore aggiudicatario di una convenzione di Servizi integrati energia per le PA. Consip ha aderito a questa convenzione ed è quindi uno degli Enti presso cui CPL svolge un servizio integrato comprendente attività di fornitura energetica, gestione e manutenzione degli impianti ed efficientamento energetico.

Durante la sperimentazione (durata cinque mesi), eFM e CPL Concordia hanno realizzato un sistema, messo in parallelo con il sistema di rilevazione presente, in grado di rilevare automaticamente e notarizzare in blockchain i parametri di comfort termoigrometrico di alcuni ambienti della sede Consip, parametri che fanno parte degli obiettivi di comfort fissati in convenzione e sono vincolati a specifici livelli di servizio. In altri termini, si è provveduto ad automatizzare il processo di rilevazione e registrazione in blockchain dei parametri di temperatura e umidità relativa, verificando la correttezza delle registrazioni, dell’aggregazione dei dati e i relativi costi. L’obiettivo perseguito da Consip è poter fornire ai responsabili delle PA soluzioni in grado di:

 

  • Automatizzare le verifiche di conformità delle prestazioni erogate dai fornitori.
  • Diffondere la massima trasparenza nei contratti di servizio.
  • Eliminare ogni forma di discrezionalità.

 

In particolare Consip, dichiara Claudia Summo Category Manager divisione Sourcing Energia, Building Management e MePA, “ ha interesse a verificare l’esistenza sul mercato di soluzioni tecnologicamente evolute che ne consentano l’applicazione ai contratti di servizi in ambito Energy Management, con l’obiettivo di agevolare le attività di gestione dei suddetti contratti e di fornire un supporto per rendere oggettivo e automatico il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni oltre che per identificare le fattispecie e gli ambiti in cui, rispetto all’attuale stadio di sviluppo delle tecnologie, sia possibile attivare un contratto autoeseguibile basato su tecnologia Blockchain nel caso di un Servizio Integrato Energia”.

 

La notarizzazione in blockchain dei parametri di benessere termoigrometrico, oltre a quelli legati agli interventi manutentivi, dà loro immutabilità e trasparenza, e permette di traguardare l’obiettivo successivo: l’auto-esecuzione dei contratti (smart contract), che dalla verifica dell’adeguatezza delle prestazioni si spinge fino all’autorizzazione dei pagamenti. Il tutto, andando a eliminare la filiera dei controlli gestita esclusivamente attraverso i sistemi messi a disposizione dai fornitori ed eventuali verifiche effettuate a campione in contraddittorio con l’amministrazione, che oggi impatta negativamente sulla trasparenza e su tempi e costi dei processi.

 

Risultati promettenti, si studiano i prossimi step

I benefici dell’adozione della blockchain nel facility management sono indubbi: visibilità, trasparenza, riduzione dei costi (tramite automazione), semplificazione e inconfutabilità del dato.

 

Secondo Daniele Grasselli, Business Unit Manager eFM, "in 20 anni di presenza sul mercato, eFM ha attuato una trasformazione continua del facility, fino a creare un nuovo paradigma contrattuale. Lo Smart Contract rivoluziona il modello di gestione dei contratti, perché rappresenta uno strumento in grado di certificare automaticamente le transazioni e abbattere i costi di controllo e intermediazione, garantendo trasparenza e fiducia in maniera digitale”.

 

Ma come in tutte le sperimentazioni sono emersi punti di attenzione che diventeranno patrimonio utile per il futuro quali ad esempio la necessità di aggregazioni tali da ridurre il numero di notarizzazioni necessarie oppure la scelta di architetture di reti blockchain permissioned invece che permitionless, tutto questo per contenere i costi e rendere sostenibile questa innovazione all’interno dei contratti di energy management.

Partendo da questa sperimentazione, si può ritenere che, l’applicazione della blockchain nel facility e nell’energy management può avere un impatto rivoluzionario anche sulla struttura dei contratti. L’attendibilità delle informazioni scritte nel registro permette infatti ad aziende e PA di ottenere informazioni dettagliate sull’esecuzione dei contratti.

I contratti potranno così essere rivisti in funzione di quella ricchezza informativa e di quella trasparenza che blockchain, IoT e, in generale, la digitalizzazione introduce nei rapporti tra gli operatori.

 

Per Emanuele Malavasi, Responsabile IT Mercato presso CPL CONCORDIA, “la digitalizzazione dei servizi ed in particolare dei servizi di Energy Management è un processo imprescindibile e non procrastinabile anche per poter superare un ostacolo culturale molto diffuso: siamo abituati a interpretare e discutere sulle regole anche in corso di esecuzione, il sistema regolatorio è molto ridondato e complesso…la soluzione è a portata di mano e si chiama: smart contract.

 

L’esito della sperimentazione in ambito energy è stato positivo poiché ha dimostrato, in primis, la possibilità di registrare correttamente, di aggregare i dati, di archiviarli in blockchain e di automatizzarne la raccolta, così da poter ‘agganciare’ in un secondo momento tutta l’esecuzione smart. Verificata la fattibilità tecnica, è stato possibile ipotizzare diverse applicazioni future, comprenderne correttamente i costi e operare le prime ottimizzazioni relative – per esempio – alla frequenza di raccolta dei dati e alla quantità di sensori, così da ottenere un buon bilanciamento tra efficienza ed efficacia. Inoltre, la sperimentazione ha contribuito a diffondere la cultura dell’innovazione, aprendo le porte a tante possibili evoluzioni future, alimentate anche dal costante progresso delle soluzioni tecnologiche sottostanti.

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