Quello dello Smart Contract Payment, ovvero del pagamento automatizzato previo soddisfacimento di requisiti contrattuali concordati, è un trend molto interessante che potrebbe trasformarsi, a tendere, in un vero e proprio standard nell’ambito delle transazioni e dei rapporti di business più articolati e complessi. D’altronde, i numeri parlano molto chiaro: il mercato delle soluzioni di Smart Contract basate su tecnologia Blockchain è in forte crescita e dovrebbe raggiungere i 300 milioni di dollari entro il 2023, con un CAGR del 32% (fonte: market research future). Nonostante il successo di Smart Contract non dipenda unicamente dall’automazione dei pagamenti, bensì dai diversi ambiti di applicazione dello strumento, si tratta pur sempre di una componente degna di nota.
Mantenendo un punto di osservazione piuttosto alto, il concetto risulta semplice. Lo Smart Contract è un accordo automatizzato ed eseguibile in cui tutti gli elementi del rapporto contrattuale sono tradotti in codice e associati a condizioni, la cui verifica determina l’esecuzione automatica di azioni precise definite nel contratto/codice. Una di queste azioni, come si può agevolmente comprendere dall’espressione Smart Contract Payment, è per l’appunto il pagamento del corrispettivo pattuito per l’erogazione - effettivamente avvenuta e verificata - del servizio. Allo Smart Contract si associa solitamente l’attuazione mediante tecnologia Blockchain, che garantisce la massima trasparenza, semplificazione e l’impossibilità che il contratto stesso venga alterato o si paghi per prestazioni non eseguite. L’immutabilità del dato, infatti, è una delle caratteristiche peculiari della catena di blocchi, e a cui deve parte del suo successo.
Di Smart Contract Payment sono possibili infiniti impieghi concreti, che vanno dalla gestione automatizzata delle transazioni in complesse Supply Chain globali fino alla gestione delle operazioni di compravendita di titoli azionari. Molto interessante poi il loro impiego in ambito di rapporti consumer, come nel caso della polizza assicurativa che rimborsa immediatamente l’assicurato al verificarsi di un evento certo e verificabile (es: ritardo del volo…). L’enorme valore dello Smart Contract è proprio questo: a differenza del contratto tradizionale, qui l’accordo non è revocabile, non può essere alterato, l’adempimento è certo, immediato e subordinato al verificarsi di condizioni esterne che vengono monitorate da quelli che si definiscono “oracoli blockchain”, ovvero provider che fungono da punto di contatto tra il mondo virtuale dello Smart Contract e quello tangibile.
Il meccanismo dello Smart Contract Payment fornisce trasparenza, certezza dell’adempimento, ma anche semplificazione dei rapporti contrattuali. Il suo impiego ideale è in tutti quegli ambiti contraddistinti da relazioni con tanti player, cosa che determina una complessità non da poco anche dal punto di vista finanziario, oltre ad aumentare esponenzialmente i rischi di controparte.
Il mondo delle costruzioni, le Supply Chain più estese, ma anche il Facility Management possono trarre forte giovamento dalla sua adozione. In quest’ultimo caso, il contratto smart può definire al suo interno degli indicatori di prestazione o dei livelli di servizio (SLA - Service Level Agreement), nonché la metodologia per la misurazione del risultato, elementi fondamentali per verificare il soddisfacimento degli obblighi contrattuali assunti dal provider. Questo permette di automatizzare tutte le verifiche relative alla fase esecutiva, permettendo al committente di dormire sonni tranquilli - il pagamento verrà effettuato solo previa verifica dell’adempimento -, e al provider di accorciare di molto i tempi di ricezione del pagamento, con tutte le benefiche conseguenze che ciò comporta. Infatti, non appena la prestazione viene verificata, viene avviata la fase di rendicontazione con contestuale emissione della fattura, operazione che alcune piattaforme permettono di gestire in modo automatizzato. Il tutto ad alimentare un modo decisamente più smart, sicuro e innovativo di fare business.