Il facility management sta attraversando un periodo di forte evoluzione, influenzato da numerosi fattori tra cui l'outsourcing evoluto, l'adozione di tecnologie innovative, e il cambiamento delle esigenze delle grandi corporation. Questi sviluppi sono particolarmente rilevanti per il settore bancario, dove le esigenze di gestione degli spazi e dei servizi sono sempre più sofisticate e orientate verso l'ottimizzazione e la sostenibilità. Di seguito le tendenze principali, le sfide emergenti e le opportunità nel contesto del Facility Management per il settore bancario, emerse durante lo speech di Marco Ingrillì, senior manager di eFM, in occasione del convegno di ABI – OSSIF, che ha analizzato, tra l’altro, i dati più recenti delle spese del facility da parte delle Banche
Tendenze del Mercato
Sfide per il Settore Bancario
Le spese di facility nel settore bancario
Durante la presentazione del benchmarking relativo alle spese di facility nel settore bancario, condotta su 18 banche aderenti all’associazione ABI, con una superficie complessiva di circa 9 milioni di metri quadrati, calcolata in termini di Net Rentable Area, è emersa una panoramica interessante sull’andamento dei costi e sull’efficienza nella gestione degli spazi.
Uno dei primi elementi messi in evidenza riguarda il TCO per le sedi centrali e le filiali. Per quanto riguarda le sedi centrali, il TCO medio si aggira intorno ai 305 euro al metro quadrato all’anno per gli immobili di proprietà, mentre sale leggermente a 315 euro al metro quadrato per quelli in locazione. Le filiali, invece, risultano più efficienti in termini di costi, almeno nel caso degli immobili di proprietà, dove il TCO medio scende a 176 euro/mq annuo. Tuttavia, per le filiali in locazione, il costo è significativamente più elevato, arrivando a 325 euro/mq annuo. Questa differenza riflette da un lato l'efficienza gestionale tipica degli immobili di proprietà e dall'altro i costi più alti legati alle locazioni, soprattutto in contesti urbani o ad alta domanda.
Per quanto riguarda la distribuzione complessiva dei costi legati a proprietà e locazione, i dati del 2023 mostrano una spesa complessiva di circa 6,1 milioni di euro per la proprietà e 3,1 milioni di euro per le locazioni. Questa ripartizione riflette l’equilibrio strategico tra immobili di proprietà e in affitto, adottato dalle banche nelle loro reti territoriali.
Un altro elemento chiave dell’analisi riguarda la ripartizione dei costi di facility. I servizi vengono normalmente suddivisi in due grandi categorie: hard services, che comprendono attività come la manutenzione degli impianti, e soft services, che includono servizi come la pulizia e la sicurezza. Il costo complessivo medio per i servizi di FM si attesta tra i 23 e i 24 euro al metro quadrato all’anno, rispettivamente per le sedi centrali e per gli sportelli. Questa suddivisione evidenzia l’importanza di un approccio bilanciato per garantire sia la continuità operativa sia un ambiente qualitativo per lavoratori e clienti.
Anche le utenze rappresentano una voce rilevante nel bilancio delle spese di facility. Dopo i picchi registrati nel periodo post-pandemico, i costi sono tornati a stabilizzarsi. Attualmente, il valore medio nazionale per la gestione delle utenze – che comprende energia elettrica, gas e altri consumi – si attesta intorno ai 25 euro al metro quadrato all’anno per le sedi centrali e 23 euro per gli sportelli.
Analizzando i costi del property emerge che mediamente i costi di locazione delle sedi centrali si attestano a 250 €/mq, quelli degli sportelli a 265 €/mq. Leggermente più bassi quelli di locazione rispettivamente di 244 €/ mq e 115 €/mq.
Infine, un aspetto fondamentale che emerge dal benchmarking è la necessità di ottimizzare i costi mantenendo alta l'efficienza operativa e promuovendo la sostenibilità. L'adozione di soluzioni digitali e l'ottimizzazione dei processi operativi sono diventate cruciali per ridurre i costi, specialmente quelli legati alle utenze e ai servizi, senza compromettere la qualità dei servizi offerti ai dipendenti e ai clienti. Inoltre, la crescente enfasi sulla sostenibilità e sull'efficienza energetica spinge le banche a investire in tecnologie green, che potrebbero, a lungo termine migliorare l'immagine aziendale.