Il Workspace as a Service a cui dà vita MYSPOT, la piattaforma digitale di eFM, è una tra le soluzioni più innovative presenti oggi sul mercato. Infatti, a differenza di altre soluzioni che si limitano in genere a virtualizzare i desktop per consentire lo smart working dei lavoratori, MYSPOT abbraccia tutto l’arco dell’esperienza, insieme ai luoghi, in cui è coinvolto l’utente. In tal senso, è concepita come una tecnologia che abilita all’experience hub inglobando concetti moderni quali quello dello space sharing, di cui il coworking è una delle più note declinazioni, e dello space2live, vale a dire una versione di facility management che adatta costantemente i servizi all’esperienza di chi li vive quotidianamente. Persone e luoghi, quindi, sono i due cardini su cui si concentra il Workspace as a Service di eFM attraverso 4 direttrici principali:
gestione degli accessi e utilizzo degli spazi
servizi di facility management “esperienziale”
progettazione degli ambienti e dei sistemi
smart working
Con MYSPOT l’azienda viene accompagnata nella scelta della migliore sede di lavoro sin dalle fasi della negoziazione degli affitti o della due diligence per la transazione immobiliare. La consulenza di eFM, infatti, aiuta le organizzazioni a fare in modo che le spese di affitto (che si tratti di un affitto a breve termine o della prenotazione di una postazione in coworking) o di acquisto siano correlate alle esigenze del business. Il paradigma del Workspace as a Service di MYSPOT, in sostanza, consente di gestire in maniera intelligente l’entrata e l’uscita dall’edificio, di monitorare la percentuale di occupancy (requisito oggi essenziale per via dei regolamenti sul distanziamento sociale), di guidare le persone a un utilizzo ottimale degli ambienti attraverso sistemi di virtual concierge e digital signage. Caratteristica utile sempre ma che, nella crisi sanitaria che stiamo vivendo, diventa fondamentale avere un servizio capace di rendere l’accesso ai luoghi “responsivo”, in grado di adattarsi in tempo reale al cambiamento continuo delle regole di accesso e di abitabilità degli spazi.
Anche sul fronte del facility management la proposta del Workspace as a Service di eFM si modula sul fabbisogno reale delle imprese. La piattaforma MYSPOT permette di governare procedure di pulizia e manutenzione costantemente aggiornate, in linea con i requisiti di compliance normativa richiesti grazie ad un approccio basato sullo Smart Contract. La tipologia di contratto di assistenza, perciò, prevede una serie di variabili connesse ai requisiti tecnici della struttura nonché ai tempi di permanenza degli occupanti, ai lavori di routine, alla manutenzione preventiva, agli interventi straordinari e all’ispezione dei servizi. Ogni pacchetto è customizzato per ottenere il massimo dell’efficienza e del risparmio.
La progettazione ex novo di uno spazio di lavoro o la riprogettazione di uno esistente richiedono, soprattutto oggi, in un’epoca dominata da modelli di lavoro fluidi e sempre in divenire, criteri di ottimizzazione che non possono essere trascurati. MYSPOT offre un catalogo di soluzioni con cui è possibile digitalizzare i processi e modernizzare sistemi, arredamento e layout. Attraverso la realtà virtuale e le simulazioni what-if, la definizione del Workspace as a Service si avvale di un programma ad hoc per ogni situazione. Un programma che arriva ad abbracciare tutti i dettagli di una nuova costruzione oppure, in alternativa, a ridisegnare gli uffici in maniera più efficiente e funzionale.
Basandosi sull’employee journey delle persone, MYSPOT consente di raccogliere in tempo reale i feedback relativi ai diversi momenti lavorativi e propone all’utente le risorse più adatte a migliorare la propria esperienza.
MYSPOT, infine, favorisce l’introduzione di una tipologia di smart working che va oltre la semplice remotizzazione del lavoro. In pratica, accompagna l’azienda verso un assetto organizzativo slegato dalla prestazione misurata con la presenza e il “timbro del cartellino”, indirizzandola invece ad adottare una gestione basata sulla fiducia, la cooperazione, la flessibilità e la delega, in una parola: sull’autonomia. Un percorso che il Workspace as a Service sviluppato da eFM facilita valorizzando tutti i dati raccolti dalla piattaforma per monitorare i livelli di gradimento tramite istant pull (relativi agli ambienti ma anche allo stato emotivo che caratterizza i diversi momenti lavorativi) che servono per progettare e riprogettare azioni di user engagement. E realizzando così quella dimensione di experience hub, di cui si parlava all’inizio, che verte principalmente sulla soddisfazione del capitale umano.