Trovare il proprio flusso e costruire comunità
Il lato intangibile dell’engagement
Dare una definizione di engagement lavorativo oggi diventa sempre più complesso. Sono tanti i fattori che ne influenzano i livelli: dalla flessibilità, al team di lavoro, passando per le sfide, il senso di appartenenza, il riconoscimento della competenza e l’autonomia nella gestione del proprio tempo.
Se da un lato darne una definizione univoca risulta difficile, ancor di più lo è quantificare le metriche e le dinamiche che lo compongono. Sono numerosi gli attori sul mercato ad inseguire il concetto più esaustivo di engagement, fra questi Gallup, che ha reso realizzato alcuni vademecum utili a individuare le componenti basi dell’engagement: le Clifton Strenghts e il Q12.
Secondo Daniele Appetito, CEO eFM North America: “Puntare sulle relazioni che si sprigionano all'interno dei luoghi di lavoro, mettere al centro del modello operativo le persone, con le loro passioni, le competenze, la voglia di socialità, e di contribuire al miglioramento della comunità, è questa la chiave per migliorare l’engagement che vogliamo abilitare grazie Myspot”.
Clifton Strenghts
ll sistema delle CliftonStrenghts si basa sulla premessa che concentrarsi e sviluppare i punti di forza di una persona possa portare a una maggiore soddisfazione personale. Si fonda su 34 temi di forza universali, o "talenti", che vengono suddivisi in quattro categorie:
Q12 Employee Engagement Survey
Il Q12 di Gallup è un sondaggio di coinvolgimento dei dipendenti basato su dodici domande legate a vari aspetti del lavoro e delle dinamiche organizzative. Le domande affrontano argomenti come la chiarezza delle aspettative, le opportunità di sviluppo, il riconoscimento, il rapporto con il supervisore e altri fattori che influenzano il benessere e la produttività dei dipendenti.
L'obiettivo non è semplicemente far completare ai dipendenti un sondaggio. È avviare una conversazione all'interno di un'organizzazione: è comunicare esigenze, creare relazioni.
Il ruolo di Myspot
Myspot è la soluzione sviluppata da eFM per costruire un ponte tra l’individuo e la sua realizzazione. Consente di mappare i propri interessi e la propria professionalità, individuare gli spazi migliori dove lavorare e monitorare il capitale relazionale sviluppato e potenziale connettendosi agli altri membri della comunity. Secondo Daniele Appetito, CEO eFM North America:
“Con Myspot abbiamo cercato di aggregare tutte queste risorse intangibili e metterle a disposizione del singolo, per permettergli di interagire al meglio, nel proprio quotidiano, con esperienze di prossimità, arricchenti e ingaggianti. Le metriche interne di Myspot supportano gli utenti fornendogli una bussola relazionale facile e intuitiva. Con l’obiettivo di stimolare la creazione di nuove comunità e il rafforzamento di quelle esistenti, guidandole all’interno di un ecosistema di luoghi diffusi sul territorio abbiamo creato il programma Hubquarter”.