Il mondo dell’impresa ormai è molto attento al tema della sostenibilità. Non a caso da diversi anni le corporate ragionano in termini di obiettivi ESG. L’acronimo ESG sta per Environmental, Social e Governance. Fa riferimento a tre aree chiave per lo sviluppo di un business sostenibile e rispettoso: dell’economia, dell’ambiente, ma soprattutto delle persone.
Con gli ESG un’idea di sostenibilità molto più completa diventa la bussola attorno a cui orientare azioni all’insegna della responsabilità e della cura. Nel settore del Corporate Real Estate parlare di ESG significa innanzitutto ripensare la gestione dei building, che rappresenta per le aziende, dopo il costo per il personale, la seconda voce di spesa. E di questa è proprio il consumo energetico, con le relative emissioni di gas serra, a occuparne una parte preponderante.
Obiettivi ESG e settori di intervento nel Corporate Real Estate
Guardare alla sostenibilità ambientale (Environmental) di un patrimonio immobiliare significa intervenire in tutte le fasi che lo riguardano: a partire dalla progettazione, dove la valutazione di rischio climatico deve tener conto dei materiali utilizzati: non solo nella costruzione, ma anche negli arredi e nella gestione ordinaria. Infatti proprio i materiali potrebbero avere un impatto significativo in tutto il ciclo di vita dell’immobile, fino alla sua dismissione.
Lo step successivo riguarda l’ambito sociale/relazionale (Social) e passa per la realizzazione di ambienti capaci di cambiare in meglio la vita delle persone che lavorano al loro interno.
Questo significa garantire servizi e comfort, ma anche lavoro etico. E, ancora, realizzare luoghi ingaggianti, capaci di migliorare lo stato psico-fisico di ciascuno. Di facilitare gli incontri, le relazioni e le connessioni per aumentare l’innovazione e la creatività.
Infine la Governance, che grazie al digitale si pone l’obiettivo di garantire la visibilità e l’accessibilità delle informazioni necessarie per una gestione ottimale del buiding. Ma anche la protezione da frodi e la verifica in tempo reale sulla compliance dei processi. “La governance impatta in modo rilevante sulle relazioni tra tutti i soggetti che compongono le logiche di business del mondo building”, spiega Daniele Di Fausto, CEO eFM.
Facility management, sostenibilità ed ESG
Per abbracciare una nuova idea di sostenibilità nel Corporate Real Estate bisogna passare per un ripensamento anche del facility management. Da semplice attività no core, deve diventare sempre più un’attività di gestione di valori profondi. “Vuol dire passare dal controllo della temperatura a quello del livello di benessere delle persone – aggiunge Di Fausto – Dal controllo della pulizia a quello della bellezza estetica o del comfort di un luogo”.
Il facility management deve dunque lasciarsi alle spalle l’efficienza operativa pura e semplice. Piuttosto deve puntare a generare benessere. “Se questa evoluzione si integrerà con quella della trasformazione ecologica, il futuro facility management potrà seguire la mission di prendersi cura di persone e ambienti”, conclude Di Fausto.
Di conseguenza anche il facility manager diventa un vero e proprio elemento di supporto alla community che nasce attorno al luogo di lavoro. E in questo senso l’aiuto del digitale gioca un ruolo fondamentale per interpretare correttamente gli ambienti e per renderli flessibili. Consentendo al building di accompagnare le esigenze e i bisogni delle persone prendendo forme sempre nuove.
“In tante situazioni il digitale permette effettivamente di plasmare lo spazio e i servizi – commenta Giuseppe Capicotto, General Manager eFM – Pensiamo alle attività commerciali, a quelle educative o a quelle legate alla ristorazione”.
MYSPOT è la soluzione eFM pensata per riconfigurare i luoghi in base all’esperienza che si vuole vivere al loro interno. Permette al Corporate Real Estate di disporre di un environment fruibile in base al valore d’uso per le persone che lo vivono. E permette di misurare tutte le risorse necessarie all’erogazione di servizi in modo preciso e dettagliato.
In conclusione i temi della sostenibilità e degli ESG sono assolutamente coerenti con il facility management. “Un’accurata gestione dei servizi di facility porta vantaggi importantissimi in termini di sviluppo di logiche Environmental, Social, Governance – conclude Capicotto – Si pensi alla capacità di disporre di metriche, di informazioni, di dati in grado di garantire un deployment dei servizi orientato sui criteri portanti del framework ESG”.