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Inaugurato il nuovo engaging place di eFM a Milano: Statuto 11

Scritto da eFM | 18 ottobre 2018

Il 18 ottobre alla presenza dell’assessore Cristina Tajani abbiamo inaugurato il nostro nuovo ‘engaging place’ di Milano.

Un luogo insolito e affascinante che si trova al centro della città, proprio dove batte il suo cuore creativo: il Brera Design District. Sembra che il quartiere di Brera si innesti in questo ufficio, passando dalla strada ad un giardino segreto, fino all’ingresso, senza soluzione di continuità. 
Statuto11 si pone come un ecotono abitato da diverse dimensioni, dove si incontrano e si sovrappongono il pubblico e il privato; il verde e il costruito; l’azienda e il centro culturale; la vita privata e quella lavorativa
Statuto11, come una Città, interseca e contamina le varie dimensioni della vita. Perché è proprio la capacità di accogliere e sostenere armonicamente i diversi interessi e bisogni della persona e della comunità ciò che rende un luogo, come una città, coinvolgente, vivo e vitale.

 

 

 

 

In Statuto11 nessuno ha una postazione assegnata: lo stesso ‘diritto’ accomuna tutti, dal CEO allo stagista. Ognuno è chiamato a scegliere volta per volta lo spazio migliore in base all’attività che deve svolgere (Activity based workplace). Senza scomodare Rifkin, si può serenamente affermare che qui si sperimenta il passaggio dall’era del possesso all’era dell’accesso.  


È uno spazio pervaso dell’Internet of things: sensori integrati controllano in tempo reale lo stato del comfort abitativo (temperatura, luce, rumore, umidità, etc) e raccolgono i feedback degli abitanti. Questa ricchezza di dati alimenta l’algoritmo di un digital assitant che accompagna le persone nella scelta degli spazi e delle modalità migliori per realizzare il proprio lavoro. La tecnologia è ‘trasparente’: la dimensione digitale è al servizio di un’esperienza analogica volta al miglioramento della qualità dell’abitare.


Lo spazio di statuto 11 è ‘responsive’, capace di rispondere adattivamente alle esigenze di chi lo vive (hybrid workplace), ne sono un esempio i due Hive - gli alveari - dove si crea, si condivide e si produce ma che, in pochi minuti, possono essere riconfigurati per trasformare l’alveare della produzione di eFM nella piazza della condivisione o nel teatro dell’incontro.
Il metodo di eFM, applicato anche in Statuto11, permette così di armonizzare le esigenze di chi si occupa del patrimonio immobiliare - l’ottimizzazione dei costi - con quelle di chi si dedica alla valorizzazione del patrimonio umano di un’azienda – il benessere e la produttività delle persone. 
 


Statuto 11 come una Città – ha detto Daniele Di Fausto, CEO di eFM, il giorno dell’inaugurazione - interseca e contamina le varie dimensioni della vita. È proprio la capacità di accogliere e sostenere armonicamente i diversi interessi e bisogni di una persona e di una comunità ciò che rende un luogo, come una città, coinvolgente, vivo e vitale”.