Ambienti sani e collaborativi per il futuro del lavoro
L’engagement rate dei lavoratori è a un massimo storico: 23% a livello globale. Lo si legge nel report 2023 "State of the Global Workplace" firmato Gallup.
Ogni anno, Gallup pubblica un report volto ad analizzare i trend, le condizioni e lo stato di salute lavorativa dei dipendenti nel mondo. Secondo l’ultima edizione, dopo il calo registrato nel periodo pandemico, l'employee engagement è tornato a crescere, raggiungendo il record del 23%. Il dato indica che un numero sempre maggiore di lavoratori trova, nel proprio lavoro, gratificazione e coinvolgimento. Una nota positiva per la produttività globale e la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL).
Ma che cosa si intende esattamente con employee engagement? È un’espressione diffusa a livello internazionale per definire la forza del legame emotivo che le persone sentono verso l'organizzazione, il team o l'oggetto del proprio lavoro.
Con picchi del 33% nel Sud Est Asiatico e nel Nord America, l’Europa attesta un livello di partecipazione dei lavoratori ancora decisamente più basso: il 13%.
Anomalie nel sistema
Se da un lato le statistiche Gallup evidenziano un trend in crescita, dall’altro è importante sottolineare come, parallelamente al coinvolgimento, crescano anche i livelli di stress lavorativo e di quite quitting.
Stando alla ricerca, il 44% dei dipendenti campione ha dichiarato di aver sofferto di stress e ansia il giorno precedente. È il secondo anno consecutivo che questo dato raggiunge livelli record.
L’85% degli intervistati invece, lamenta la mancanza di opportunità di apprendimento, trattamenti equi e obiettivi più chiari sul posto di lavoro. Un fenomeno, questo, che ha causato un’ampia rivoluzione nelle grandi corporate internazionali, la cosiddetta Great Resignation.
È evidente come, nel mondo del lavoro di oggi, le opportunità relazionali e la possibilità di gestire il proprio work-life balance siano elementi chiave nella scelta della propria occupazione.
Il ruolo dello spazio al servizio della persona
Un ruolo cruciale, in questo senso, è svolto dallo spazio. Non solo un contenitore, ma un’ occasione di vita: un’esperienza relazionale. Secondo Francesca Piscitelli, Digital Workplace Leader eFM: “L’ufficio è il luogo in cui il lavoratore e il datore di lavoro riconoscono di credere l’uno nell’altro".
Può quindi il disegno degli spazi influire sul coinvolgimento dei dipendenti e rendere più naturale la crescita dell’employee engagement. Secondo Francesca Piscitelli, la risposta è sì.
“Riconosciamo che l’ufficio non è più il luogo in cui semplicemente si lavora – ha spiegato Francesca Piscitelli - perché sappiamo che non è il solo in cui possiamo farlo. Domandiamoci allora a cosa serva davvero un ufficio”.
"L’ufficio è il luogo in cui comunichiamo la visione e il purpose delle nostre aziende. E lo facciamo attraverso ambienti flessibili e confortevoli, spazi di supporto alla crescita e all’apprendimento, spazi che diventano vivi e ricchi di socializzazione, confronto e mentoring. Perché uno spazio, oggi, deve essere pensato per favorire le relazioni che si sprigionano al suo interno”.