I nuovi modi di lavorare hanno portato un crescente ricorso al lavoro ibrido e al digitale. Tuttavia, i nostri incontri virtuali spesso ci lasciano con una sensazione di insoddisfazione, come se l'esperienza fosse incompleta e non ci permettesse di vivere pienamente le relazioni.
Una delle sfide principali della transizione tecnologica riguarda proprio la qualità dell'esperienza lavorativa ibrida. Se la connessione è ormai un traguardo raggiunto, la nuova sfida è garantire una presenza composita, che permetta di ‘abitare’ davvero i momenti di interazione.
Il digitale deve andare oltre il semplice collegamento dei puntini, diventando un mezzo che arricchisce le connessioni e si integra con il reale, restituendo un senso di completezza alle persone. L'obiettivo è trasformare il modo in cui le persone si connettono, comunicano e collaborano, attraverso sistemi intelligenti e architetture digitali.
Ne deriva una concezione completamente nuova del luogo di lavoro: non più un contesto monolitico in cui fisico e digitale sono alternativi, ma un mosaico di configurazioni che si integrano in un equilibrio ponderato.
Su questo tema Daniele Di Fausto, CEO eFM e Founder Venture Thinking ha voluto coinvolgere Gianmatteo Manghi, CEO di Cisco Italia nel nuovo articolo di Fortune Italia.